Past Lives: il filo indissolubile dell’amore

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Le vite passate, come echi lontani nel tempo, riemergono nella vita di Nora dopo ventiquattro anni, trascinandola in un vortice di emozioni già vissute e sensazioni familiari. L’amore che Hae Sung nutre per lei, un sentimento shakespeariano che scruta l’anima oltre le apparenze, non è mai tramontato, nonostante la distanza e il tempo.

Due mondi diametralmente opposti, divisi da barriere geografiche e culturali, non riescono a spezzare il legame profondo che li unisce. Il film narra la storia di Nora Moon (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo), due amici d’infanzia che, nel corso di 24 anni, si ritrovano a fare i conti con la distanza, la diversità delle loro vite e la natura profonda del loro rapporto.

Trascorsi dodici anni da quando Nora si trasferisce a Toronto con i suoi genitori, i due amici riescono a rimettersi in contatto. Impossibilitati a ricongiungersi fisicamente, sono costretti a perdersi di nuovo, costruendo ciascuno la propria vita. Nora, scrittrice di successo, sposa un collega e resta a New York; Hae Sung fa carriera in Corea.

L’In-yun, parola coreana che evoca il destino come forza ineluttabile che intreccia le vite di due persone, funge da filo conduttore della storia. Nora e Hae Sung si ritrovano nel presente, attratti da una forza invisibile che li spinge l’uno verso l’altra. La regista Celine Song dipinge la profondità di questo sentimento attraverso silenzi carichi di significato, sguardi intensi e parole appena sussurrate.

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L’amore sfida il tempo e lo spazio

In un’atmosfera sospesa tra malinconia e speranza, che rievoca in parte quella di Lost in Translation di Sofia Coppola grazie a una fotografia magnetica e romantica, il film ripercorre la vita di Nora, intrecciando presente e passato, gioia e dolore. L’intensità delle scene coinvolge lo spettatore, rendendolo partecipe del dolore di una separazione inevitabile che vede i due protagonisti allontanarsi definitivamente. Improvvisamente, nella scena finale in cui si guardano per l’ultima volta, Nora e Hae Sung hanno di nuovo dodici anni e si trovavano di fronte al bivio che avrebbe segnato per sempre il loro destino. In sottofondo, un silenzio quasi assordante.

Piccoli dettagli e scelte narrative

Alcuni dettagli, come la scelta di utilizzare il computer per mantenere il contatto a distanza, potrebbero risultare meno convincenti, soprattutto per chi ama l’idea di un romanticismo più classico, fatto di telefonate o lettere. Una comunicazione più lenta avrebbe reso la separazione più graduale e romantica, allineandosi maggiormente con il mood del film.

Past lives: Un film che emoziona e invita a riflettere

Nonostante alcuni punti deboli, “Past Lives” è il racconto di una storia d’amore mancata, un film che emoziona e invita a riflettere sul potere del destino, sulla forza dell’amore che supera ogni barriera e sulla bellezza effimera dei ricordi. Celine Song dimostra una grande sensibilità nel raccontare questa storia, utilizzando la sua macchina da presa con maestria e creando un contesto magnetico che avvolge lo spettatore dall’inizio alla fine.