Miuccia Prada: la signora della moda Italiana che sovverte le regole, da sempre

Miuccia Prada, la signora della moda, ha dedicato un terzo della sua vita alla moda. Una donna sempre magnificamente abbigliata, intellettuale e dal profondo animo curioso. Lo stesso Bertelli descrive sua moglie e compagna come “una donna molto fedele a sé stessa, con una profonda comprensione del costume”.

Una profonda comprensione, a dir poco visionaria, che ha portato il marchio ad avere una notevole riconoscibilità e una storia ben definita. La sua prima collezione, il primo esempio bello stile Prada, era caratterizzata da colori neutri in contrasto con tonalità vivaci, pantaloni maschili dal taglio dritto e mocassini con spesse suole di gomma.

Un femminismo insito

Dettagli e silhouette che nascondevano la figura della donna, anzi, erano un eco delle uniformi militari. Prada era originale e visionaria, si opponeva alle linee sensuali dei suoi colleghi. Aveva in mente l’idea di una donna libera, che indossa capi utili e versatili. Il suo stile, definito “ugly chic”, incarna il principio filosofico della “bruttezza,” mettendo in discussione i tradizionali canoni dell’estetica. Ciò che non rispondeva ai soliti canoni — asimmetria, imperfezione e deformità — meritava attenzione.

Una femminilità, quella di Miuccia Prada, che presenta un femminismo insito perché pratico
e incentrato sulla donna: essere una donna significa essere una lavoratrice, una madre e un essere sessuale. Uno dei concetti profondamente legati al DNA di Prada è l’utilità: l’obiettivo principale è creare vestiti che siano utili, in modo che le persone si sentano fiduciose di poter affrontare la vita. La moda è, infatti, una rappresentazione della propria visione del mondo; senza questo scopo, sarebbe assolutamente inutile.

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Miuccia Prada riscrive il futuro

Maria Bianchi, all’anagrafe, ha sempre voluto essere diversa. Ha combattuto duramente per
esserlo, nel bene e nel male, e ad oggi detta le regole della moda. Ciò che importa non sono
i risultati, ma la creatività che si riesce a tirarne fuori. Mente eclettica, nel 2020 ha sbalordito
il mondo annunciando che lo stilista Raf Simons avrebbe portato avanti l’azienda insieme a
lei. La collaborazione è nata perché entrambi erano da tempo ammiratori reciproci, la loro
unione viene vista come niente di meno che “un incontro di menti”.

Da questo sodalizio sono nate delle collezioni contemporanee, delle visioni di stile così diverse da completarsi e amalgamarsi perfettamente. La storia di Prada si è rafforzata nel tempo grazie alla creatività delle collezioni e alle scelte di business giuste rendendo il marchio uno dei più desiderati al mondo. Entrambi gli stilisti sono interessati a capire il mondo e come sta cambiando. La signora che, dal canto suo, ha sempre stravolto le regole della moda oggi ha un nuovo compagno. Due grandi personalità della moda, dalle forti opinioni, che con la loro innata creatività stanno riscrivendo il futuro della moda italiana.