Lo zafferano, il prezioso oro rosso

zafferano

Lo zafferano è una delle spezie più preziose e affascinanti al mondo, noto non solo per il suo colore brillante, ma anche per il suo sapore unico e per le sue proprietà benefiche. Chiamato “oro rosso” per via del suo costo elevato e per la difficoltà di produzione, lo zafferano ha una storia millenaria che affonda le radici in varie culture. Questo piccolo fiore, appartenente alla famiglia delle Iridacee, viene coltivato con grande cura in diverse parti del mondo, ma è proprio in Italia che si trovano alcune delle produzioni più rinomate.

Origine e storia dello zafferano

Lo zafferano si ricava dai pistilli del fiore di Crocus sativus, che viene coltivato principalmente in climi aridi e temperati. Le sue origini risalgono a più di 3.000 anni fa e si crede che provenga dalla regione dell’antica Persia, oggi Iran, dove veniva utilizzato sia in ambito culinario che come colorante e medicina. Questa meravigliosa spezia arrivò poi in Europa grazie ai commercianti arabi e trovò terreno fertile soprattutto nei paesi del bacino del Mediterraneo.

La sua introduzione in Italia è da sempre attribuita ai monaci benedettini nel Medioevo, che lo coltivavano nei loro orti e lo usavano non solo come condimento, ma anche per scopi medicinali. Con il tempo, la sua coltivazione si è estesa in diverse regioni italiane, dove oggi rappresenta una vera e propria eccellenza. Nel nostro paese, la produzione dello zafferano è concentrata in alcune regioni specifiche, dove le condizioni climatiche e del terreno sono particolarmente adatte alla coltivazione di questa delicata pianta.

Sardegna: San Gavino Monreale

Uno dei luoghi di produzione più importanti del nostro paese è la Sardegna, in particolare la zona di San Gavino Monreale, nel sud dell’isola. Qui viene coltivato lo zafferano che ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP) e che si distingue per la sua eccellente qualità. La coltivazione in quest’area ha una tradizione secolare e affonda le sue radici nell’antichità, si ritiene infatti che risalga al XIV secolo. Lo zafferano di questo territorio viene molto apprezzato soprattutto per il suo profumo intenso e il suo sapore particolarmente dolce.

Abruzzo: L’Aquila

L’Abruzzo è un’altra regione italiana rinomata per la produzione dello zafferano, in particolare nella zona dell’Aquila. Anche qui, questa spezia ha ottenuto la certificazione DOP. La tradizione dello zafferano aquilano risale al XIII secolo, quando un monaco domenicano, Santucci, portò i bulbi dalla Spagna, dando inizio a una tradizione che si è mantenuta fino a oggi. Famoso per il suo colore rosso intenso e il suo aroma deciso, è considerato uno dei migliori al mondo.

Toscana: San Gimignano

La Toscana, con la zona di San Gimignano, è un altro importante punto di riferimento. Qui la coltivazione ha origini antiche, che risalgono al Medioevo. Lo zafferano di San Gimignano si caratterizza per il suo sapore raffinato e per il colore giallo intenso che conferisce ai piatti un colore brillante. La produzione è limitata e avviene secondo metodi tradizionali, con raccolta manuale dei fiori nelle prime ore del mattino.

Marche: Cascia

Nella regione Marche, lo zafferano di Cascia è particolarmente noto per le sue qualità organolettiche. Anche in questa zona la coltivazione segue una lunga tradizione, e viene effettuata ancora oggi in modo artigianale. La particolarità dello zafferano di Cascia è il suo sapore equilibrato ma inebriante, che lo rende perfetto per essere utilizzato nelle preparazioni dei piatti della tradizione locale.

I vari utilizzi

Spezia molto versatile e utilizzata in numerose preparazioni, lo zafferano viene impiegato per preparare succulenti piatti della tradizione. Uno degli usi più noti in Italia è nel risotto alla milanese, pietanza simbolo della cucina lombarda che sfrutta il caratteristico colore giallo intenso di questo fiore. Questa spezia però è protagonista anche di tante altre ricette regionali, come la fregola sarda con zafferano, una tipica zuppa di grano duro della Sardegna, o i malloreddus, un altro piatto tipico sardo. Senza poi tralasciare gli arancini di riso, i ceci allo zafferano, il tortino di risotto giallo con mozzarella o l’abbinamento con alimenti saporiti come lo speck.

Anche i dolci non sono da meno: viene spesso utilizzato in pasticceria per conferire un aroma particolare a creme e impasti. In Toscana, ad esempio, si usa per preparare dolci tradizionali come il panforte, arricchendo il sapore con un tocco di esotico e speziato. Ottimo anche come aggiunta alla torta di mele e alla cheesecake con caramello o nella torta di riso al cioccolato bianco.

Colorato e saporito, lo zafferano rappresenta un vero e proprio tesoro. In Italia, fa parte del ricco bouquet di eccellenze che compongono la tradizione del Belpaese da Nord a Sud. La sua storia millenaria ci insegna che, aldilà dell’incredibile gusto, è una spezia che da sempre riesce a creare un ponte tra passato e presente, sia nel nostro paese che nel resto del mondo.