La Giacca è sempre stata Rock

Angus Young

Da simbolo di status sociale a espressione dei tempi che cambiano, la giacca non passa mai di moda.

Elegante, versatile, iconica, si è fatta strada tra le correnti rock a partire dagli anni ’50, agli anni ’80, con colori sgargianti e spalline oversize, fino ai giorni nostri. La giacca è sempre stata rock, e lo raccontiamo attraverso il ricordo immortale di quelle icone che l’hanno resa indimenticabile.

Elvis

giacca

Negli anni ’50, ballava sul suo palco il Re del Rock and Roll, con il microfono appoggiato sull’asta, mentre ondeggiando infiammava i cuori (e non solo) delle sue fan. Foulard, camicie hawaiane, pantaloni a zampa ma, soprattutto, l’intramontabile chiodo. E poi, giacche dorate e paillettate, colorate, eccentriche e stravaganti, che raccontavano e perpetuano fino a oggi una personalità fuori dagli schemi, in grado di incantare intere generazioni.

Jimi Hendrix

giacca

Come dimenticare la giacca militare della mitica foto che ritrae Jimi Hendrix sorridere con solo quella addosso, fuorché, ovviamente, la sua chitarra. Naturalmente, la storia di questa giacca risale a prima degli anni ’60, arrivando fino al XVIII secolo: a riportarla in vita e a renderla un’icona, sono stati però, il blues e il rock. Hendrix, non è stato il primo e né l’unico a indossare una giacca di questo tipo: prima di lui Eric Clapton, e poi Mick Jagger nel video cult “Paint it Black”, e perfino John Lennon, fiero di darle una nuova veste pacifica.

David Bowie

Camaleontico, sexy, provocatorio non solo nella musica, ma anche nella moda. Il dionisio dei tempi moderni che ha rivoluzionato i canoni estetici di un’intera generazione, continuando a essere tutt’ora fonte di ispirazione, nonché pioniere del genderfluid. David Bowie cambia e trasforma anche le giacche adattandole ai diversi stili e agli anni, ma senza dubbio la più iconica resta la Union Jack. La giacca, che presenta il disegno della bandiera inglese, era stata commissionata da Bowie a un giovane Alexander McQueen, in occasione dell’uscita del disco Earthing del 1996.

David Byrne

Non si può non menzionare, a questo punto, la giacca super oversize di David Byrne, leader dei mitici Talking Heads. Sono gli anni ’80 e sul palco, mentre canta “Girlfriend Is Better”, Byrne sfoggia un abito grigio che cattura l’attenzione per le sue dimensioni esageratamente oversize. Le spalle rigide e larghe, abbinate a maniche e pantaloni ampi e fluttuanti, creano un effetto scenografico che nasconde quasi completamente il corpo esile e scattante del musicista. La costumista Gail Blacker ha descritto l’abito, non come un semplice capo d’abbigliamento, ma come un vero e proprio “progetto architettonico”.

Giacche che fanno la storia

Sono tante le giacche che hanno fatto la storia della musica: non solo un capo d’abbigliamento, ma un vero e proprio simbolo, capace di raccontare storie, evocare emozioni e definire l’identità di un artista. Basti pensare a icone come Freddie Mercury con la sua sgargiante giacca gialla, Michael Jackson con il suo inconfondibile rosso, Prince con la sua raffinata mise viola o ai Ramones con i loro chiodi neri.

Ogni giacca diventa un manifesto, un modo per esprimere sé stessi, per veicolare un messaggio, per giocare con l’eleganza, il potere, l’autorità o per gridare ribellione e individualità. La giacca sulla scena diventa un tutt’uno con l’artista, un’estensione della sua personalità, un accessorio fondamentale per dare vita alla performance. Non solo moda, quindi, ma elemento imprescindibile del linguaggio musicale.