Ogni corpo è un’opera d’arte unica!

Piero Manzoni ce lo ha garantito!

Siamo già pronti per organizzare le vacanze estive. Il mare è la meta più abita per combattere il caldo torrido di agosto, questo è certo! Relax: ombrellone, sdraio, drink ghiacciato e… “prova costume”.

Ma attenzione! La storia dell’arte ci dice che l’abbiamo già superata.

Ebbene sì! Ognuno di noi si è trasformato in un’opera d’arte unica, è successo il giorno stesso in cui Piero Manzoni (1933 – 1963) ha reso tale tutto il mondo. Lo ha fatto proprio in estate, in quella del 1961, quando all’interno del parco della fabbrica Angli, a Herning in Danimarca, ha istallato “Socle du monde” .

Socle du monde

“Lo Zoccolo del mondo” è un parallelepipedo di ferro di 82 x 100 x 100 centimetri, su cui c’è scritto a testa in giù: Socle du monde – Socle magique n. 3 de Piero Manzoni – 1961, Hommage à Galileo. Con l’intenzione di sovvertire la teoria galileiana (o copernicana), imponendo un cambio di prospettiva in senso astronomico, l’artista milanese mette in atto una vera e propria rivoluzione. Rovesciando lo Socle magique sul terreno tutto quello che si trova al di sopra: animali, piante, edifici, uomini e donne, a prescindere dalla loro body shape, sono sul piedistallo. Siamo tutti protagonisti di questa grande opera d’arte che è il mondo.

Socle du Monde non è altro che una Base Magica rovesciata. Un prodotto artistico che Piero Manzoni aveva realizzato a partire dal gennaio dello stesso anno. Su di un parallelepipedo di legno aveva istallato, in feltro, due impronte di scarpe. Le persone potevano salire sulla base, collocare i piedi dove indicato e diventare un’opera d’arte temporanea, una volta scesi,  si tornava ad essere semplici esseri umani.

Base magica - Manzoni

Manzoni e le sue sculture viventi

Questo processo di interruzione d’artisticità non poteva che scontentare Manzoni; ci doveva essere ritualità e continuità. Così, nello stesso periodo, decise che in quanto artista, poteva conferire valore di opera d’arte a un oggetto, una parte del corpo (o di un suo effluvio) apponendo la sua firma,  in modo da sacralizzarlo.

Sculture viventi - Manzoni

Le Sculture Viventi sono uno di questi prodotti: le modelle o i modelli che ricevevano la firma di Manzoni, o anche solo una parte del loro corpo (braccia, gambe, collo…) diventavano un’opera e potevano dimostrarlo grazie al Certificato di Autenticitàche lo stesso artista gli consegnava.

Come immaginate, anche questo non era sufficiente, così decise che la soluzione migliore era scardinare tutto il sistema. Con lo Socle du Monde realizza l’opera che pone il termine della sua ricerca. Ma non solo, anche quello della sua vita.

Piero Manzoni è morto a soli trent’anni e in un decennio di attività riesce a definirsi tra i maggiori esponenti italiani dell’Arte Concettuale, nel panorama Dada, e a scatenare gli animi dei politici degli anni Sessanta perché la sua Non Arte aveva infranto le “regole”.

Merda d’Artista

Manzoni lo conosciamo tutti, infatti, per la Merda d’Artista. La famosa scatoletta di latta dal contenuto “segreto”, etichettata con la dicitura: «Merda d’artista. Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961».

Realizzata in serie limitata di 90 pezzi ha raggiunto nel tempo un valore di acquisto altissimo, venduta letteralmente a peso d’oro.  Forse per dare man forte a una delle tante interpretazioni critiche di quest’opera che la vede come un atto di provocazione nei confronti del mercato dell’arte pronto a pagare cifre esponenziali pur di averle. Oppure no.

Merda d'artista - Manzoni

Le chiavi di lettura della Merda di Artista sono numerose e tra queste, la più verosimile, è quella che si sofferma sulla volontà di Manzoni di andare alla ricerca di un filone legato alle tracce del corpo (il fiato, le impronte, ecc.) che si trasformano in un «reale assoluto», come le definisce Elio Grazioli, e come lo stesso Manzoni scrive, nel 1960, nel volume “Libera dimensione”:«[…] non c’è nulla da dire: c’è solo da essere, c’è solo da vivere».

Dunque! È arrivato il momento di essere! È arrivato anche il momento di vivere in libertà con il nostro corpo al di là delle tante interpretazioni critiche che ci si possano presentare.

D’altronde, grazie a Manzoni, siamo già opere d’arte!