Milano Fashion Week, SS25 cosa aspettarsi?

Un filo conduttore: Trasparenze

Per la primavera/estate 2025, la palette cromatica si discosta completamente da quella della SS24.

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DEL CORE e MARCO RAMBALDI puntano su tonalità soft.. polverose, colori e fantasie non troppo accese ma di carattere.

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Alberta Ferretti osa di più, scegliendo tonalità di arancione, blu elettrico e ciclamino, e aggiungendo un tocco di nero, finora assente. Abiti dai tessuti leggeri quasi impercettibili, un vedo non vedo sempre portato con estrema eleganza. Si riconferma anche per il prossimo anno un’estetica quiet luxury, con un’aggiunta di carattere.

FENDI aggiunge ricami di strass e tessuti in lurex, ma i colori restano fievoli. Tortora, verde oliva, azzurro acquamarina, vari grigi ma anche nero per i look serali.

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MARNI esplora il colore con una collezione che valorizza capi strutturati e un’estetica essenziale, arricchita da macro-stampe floreali a contrasto. Il rosso e il nero dominano la palette cromatica, accompagnati da blu royal e abbondante bianco.

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ANTONIO MARRAS scommette su capi realizzati con tessuti jacquard floreali e strutture ben definite, arricchiti da piume e dettagli ricamati. Oro e nero dominano, combinati in vari look.

Le creazioni di LUISA BECCARIA sorprendono per la loro bellezza. I tessuti e le stampe evocano lo stile Regency, trasportandoci in un’altra epoca.

Ma con qualche eccezione…

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PRADA stravolge questa fashion week portandoci fuori da ogni logaritmo prevedibile, creando dei look mixando capi incompatibili e in perfetto contrasto tra loro. Miuccia e Raf Simons ancora una volta ci ricordano l’importanza di uscire dagli schemi, andando contro a tutti i canoni estetici imposti dalla società. Quindi, perché non abbinare un abito in paillettes a un k-way giallo?

FEDERICO CINA, designer emergente, porta in passerella la sua prima collezione Womens wear. Diventato virale grazie alla sua ormai famosa Tortellino bag, omaggio alla sua terra, ci propone capi dall’apparenza banali, ma di difficile costruzione tecnica, ed è proprio per questo che si contraddistingue.

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Per quanto riguarda GUCCI, se la collezione FW24 sembra riflettere la nuova identità del marchio, la collezione SS25 appare quasi una ripetizione eccessivamente simile. I capi risultano lineari e molto commerciali, con una palette di colori cupi e privi di vivacità. La persistente presenza del ROSSO ANCORA, un colore palesemente fuori tema, sembra un tentativo mal riuscito di rilanciare il brand.

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Un colore associato a un brand non deve essere soggetto a stagionalità. Ad esempio, il rosso Valentino è un rosso medio, né troppo aranciato né troppo rosato, perfetto sia per l’estate che per l’inverno. Il Greige di Giorgio Armani? Il colore più essenziale! Ma introduciamo il PPPink, una tonalità di rosa fredda, perfetta per tutte le stagioni! E quella sfumatura di rosso? Mi fa pensare solo all’autunno.