The Billionaire’s Handshake

Gli orologi più esclusivi dell’orologeria di lusso sono Richard Mille. Tanti li sognano, pochissimi li possono indossare.

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O li ami o li odi, non c’è via di mezzo. Gli orologi Richard Mille sono così, non scendono a compromessi; così come non è mai sceso a compromessi l’uomo dietro al brand, Richard Mille stesso, che nel 2001 ha lanciato il primo esemplare l’RM 001 aprendo con esso un nuovo e rivoluzionario segmento di mercato nell’orologeria di lusso.

Da sempre critici e collezionisti hanno attribuito valore agli orologi in relazione al “peso” che aggiungono al polso di chi li indossa e al pregio, alla “nobiltà” dei materiali che li compongono, per cui oro e diamanti risultano la scelta più ovvia.

Richard Mille: l’orologio perfetto

Ma per Richard Mille, l’orologio perfetto è il più leggero, il più performante e il più resistente.
Fin dal primo modello è riuscito ad offrire un prodotto innovativo in termini di estetica e materiali utilizzati, demolendo così questa antiquata percezione. Ogni esemplare è sottoposto a rigorosi test per ottimizzarne la capacità di resistenza agli urti e a qualsiasi condizione atmosferica.

Una delle più importanti caratteristiche del brand, deriva infatti dall’utilizzare per l’orologeria la stessa metodologia di lavoro dell’automobilismo sportivo. Ricerca, progettazione e sviluppo vengono rigorosamente effettuati in casa, così come assemblaggio e controllo qualità; la produzione dei componenti è invece affidata a selezionati produttori esterni in base alle necessità e al tipo di lavorazione. Ogni materiale viene scelto per le il valore aggiunto e l’efficienza che apporta al modello – e qui si parla di titanio, nanofibre di carbonio, alusic, alluminio-litio, grafene…

Performance e qualità

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A testimonianza dell’incredibile performance di questi orologi c’è lo sfortunato incidente che ha visto protagonista Felipe Massa – ambassador del brand – nel Grand Prix del 2009: mentre l’atleta brasiliano ha sofferto un trauma cranico a causa di una molla staccatasi in corsa dalla monoposto di un’avversario, l’RM 006 Tourbillon che aveva al polso ne è uscito illeso.
Inutile a dirsi, sono pochissimi i fortunati a potersene potersene permettere uno: non c’è nulla sotto i 100mila dollari e si arriva a superare i 2 milioni di dollari per i pezzi più costosi.

Ovviamente, il prezzo va di pari passo con la limitatezza della serie: tanto per farsi un’idea, la produzione annuale di Richard Mille è di circa 4/5 nuovi modelli e 5.000 esemplari, Audemars Piguet produce 31.000 orologi nello stesso lasso di tempo. Il brand comunica senza utilizzare troppe parole, puntando a piazzare i suoi inconfondibili orologi dove nessuno se lo aspetta: la semplice presenza di questi appariscenti esemplari al polso di rapper, sceicchi e atleti attira l’attenzione del pubblico, diventando l’unico particolare su cui riesce a concentrarsi e portandolo inevitabilmente a ricercare informazioni sul brand.

Indossare un Richard Mille è sinonimo di status, ti include automaticamente nel club del “Billionaire’s Handshake”. E chi non vorrebbe farne parte?